Una contraddizione nella
certificazione
Pazit Barki, Sandra Gorelli, Sabrina Machetti, Maria Pia Sergiacomo, Beatrice Strambi, Valutare
e certificare litaliano di Stranieri. I livelli iniziali, Guerra Edizioni,
Perugia 2003, pp. 319, 14.Il volume
presenta i risultati di una ricerca sviluppata in cinque tesi di specializzazione in Didattica
dellItaliano a Stranieri, presso lUniversità per Stranieri di Siena. Le
autrici analizzano le caratteristiche delle fasi iniziali dellapprendimento
dellitaliano da parte di stranieri, insieme alla possibilità di certificare questi
livelli di competenza in base ai parametri del Quadro comune europeo per le lingue,
del Consiglio dEuropa.
Il Quadro comune europeo per le lingue propone
un modello di definizione della competenza in L2 articolato su tre profili principali di
apprendente: A basico, B indipendente, C competente. Da questi tre profili base si snodano
due livelli per profilo. I sei livelli, che si vengono così a creare, forniscono un
sistema/schema di riferimento per definire obiettivi di formazione trasparenti,
condivisibili e trasferibili.
Il modello di riferimento scalare in sei livelli è
ormai divenuto punto di riferimento internazionale anche nel settore della valutazione e
certificazione delle competenze linguistico-comunicative. Ma al momento in cui si applica
alla valutazione si evidenzia una contraddizione teorica, che rappresenta lipotesi
centrale di questo volume, il fulcro su cui poggia la ricerca delle autrici: se una
certificazione "certifica", appunto, una competenza linguistico-comunicativa
autonoma, utilizzabile per vari motivi anche di studio e lavoro, come si può, e
soprattutto che cosa significa valutare la competenza di un apprendente ai primi stadi
dellapprendimento? Le autrici analizzano quindi il rapporto tra una competenza non
che garantisce lautonomia comunicativa e una competenza che la garantisce e
propongono risposte valide e concrete, con una attenta analisi scientifica e metodologica.
Prendono in esame i livelli A1 e A2 che descrivono le fasi iniziali dell'apprendimento
della lingua italiana, rapportabili alle varietà basiche individuate dagli studi di
linguistica acquisizionale. Se la competenza misurata dai livelli CILS A1 e A2 non
garantisce autonomia comunicativa, non è possibile elaborare uno strumento certificatorio
unico, valido per qualunque apprendente iniziale dellitaliano L2. In base
allanalisi dei contesti di comunicazione, le autrici individuano i diversi pubblici
per ciascuno dei quali propongono ed elaborano un modulo di certificazione, articolato nei
due livelli A1 e A2.
Punto di riferimento per la realizzazione dei
moduli certificatori è il sistema di certificazione CILS Certificazione di
italiano come Lingua Straniera dellUniversità per Stranieri di Siena, che
proponeva, nelle sue fasi iniziali, una struttura scalare su quattro livelli. La CILS
diventa un modello di riferimento sia a livello di scelte teoriche relative al concetto di
competenza in italiano L2, che a livello di procedure di realizzazione, somministrazione,
correzione delle prove e attribuzione di punteggi.
Sulla base dellesperienza maturata presso il
Centro CILS, le autrici definiscono la struttura dei sillabi dei livelli A1 e A2, che
vanno così a completare i profili di competenza già offerti dalla CILS. Rispetto ai test
proposti per i livelli CILS B1-B2 e CILS C1-C2, che hanno come obiettivo la verifica e la
valutazione della proficency, questi sono test di diagnosis. Rappresentano
infatti uno strumento per definire lo stato della conoscenza raggiunta in italiano. In
questo senso svolgono unimportante funzione diagnostica e rappresentano uno stimolo
per proseguire nello studio della lingua.
Il volume si articola in tre sezioni. Nella prima
le autrici presentano i presupposti teorici, i concetti fondamentali implicati in una
certificazione, la prospettiva della linguistica acquisizionale e dei risultati raggiunti
nello studio degli stadi iniziali dellapprendimento dellItaliano L2, la
ricognizione e definizione dei pubblici potenziali dei livelli A1 e A2.
Nella seconda sezione le autrici definiscono i
sillabi della certificazione per i livelli A1 e A2. Viene fornito un modello generale di
certificazione, con lesplicitazione dei criteri di costruzione dei sillabi A1 e A2.
Vengono poi descritti i sillabi specifici dei diversi moduli creati per i diversi pubblici
dellItaliano L2.
La terza sezione presenta alcuni esempi di test di
certificazione per i livelli A1 e A2, utilizzati per la sperimentazione dei moduli per i
diversi pubblici, e vengono presentati i moduli certificatori A1 e A2: immigrati adulti
che vivono in Italia, figli di immigrati in Italia suddivisi in fasce di età, figli di
immigrati italiani allestero di 1° e 2° generazione, ragazzi di origine italiana
di 3°, 4° 5° generazione, di diverse fasce di età, che vivono in paesi stranieri,
giovani e adulti che vivono in paesi dove si parlano lingue tipologicamente lontane
dall'italiano.
Questo volume assolve una importante funzione nel
panorama attuale dellitaliano per stranieri, contribuendo a recuperare il ritardo
che aveva caratterizzato la nostra lingua nel settore "certificazione".
Litaliano, infatti, che è stata una delle ultime tra le lingue europee a dotarsi di
un sistema di certificazione per valutare la competenza di un apprendente straniero, si
arricchisce di una gamma di moduli certificatori che rispondono ai bisogni di un pubblico
sempre più ampio e variegato, attraverso la realizzazione di modelli di test diagnostici
che mancavano nel panorama della valutazione delle competenze in italiano L2, ad eccezione
del Dialang, che è il sistema di autovalutazione presentato nel Quadro
comune europeo per le lingue, realizzato per 14 lingue europee e somministrato
attraverso Internet, ma che non rilascia nessun certificato.
Questo volume costituisce un utile strumento
teorico, punto di riferimento per la programmazione di interventi di educazione
linguistica o come stimolo per future ricerche, e anche un utile strumento didattico e
operativo utilizzabile dagli insegnanti per costruire percorsi didattici autonomi.
Laura Sprugnoli