L’italiano
tra stranieri: il caso della Bosnia-Erzegovina
a cura di Eleonora Fragai
Il contributo che presentiamo ha come obiettivo quello di chiarire alcuni
aspetti sulle dinamiche di diffusione e sulle nuove prospettive di
sviluppo della lingua e della cultura italiana all’estero;
l’articolo,
in
particolare,
traccia un profilo dell’attuale condizione dell’italiano L2 in
Bosnia-Erzegovina, paese di recente costituzione e in un certo senso
lontano dalle consuete
direttrici di espansione della nostra lingua.
Delineato sinteticamente il contesto sociolinguistico entro il quale si
inserisce la ricerca, vengono presentati i risultati dell’indagine
conoscitiva,
condotta in loco attraverso il recupero di
informazioni e dati presso enti istituzionali di parte bosniaca e
italiana; l’ipotesi suggerita è che il crescente interesse verso la lingua
e la cultura italiana da parte del pubblico locale sia indotto, oltre che
dal tradizionale prestigio culturale, anche da modalità di contatto
connesse con il ruolo di primo piano che l’Italia riveste
nei
processi di transizione economica e di
stabilizzazione istituzionale in Bosnia-Erzegovina.
Queste osservazioni
consentono un’interpretazione in sintonia con e confermano le linee di
tendenza già registrate in recenti indagini sui cambiamenti nella
composizione dei pubblici stranieri e nelle motivazioni allo studio
dell’italiano L2: tra i nuovi fattori di attrattività esercitati dalla
nostra lingua emergono senza dubbio quelli connessi con gli attuali
processi di espansione dell’economia italiana e con la funzionalità
dell’italiano come lingua veicolare di comunicazione per stabilire o
mantenere scambi professionali e forme di cooperazione con l’Italia.