Fai conoscere questo bollettino a colleghi e amici.

sunbul3d.gif (118 byte)sunbul3d.gif (118 byte)sunbul3d.gif (118 byte)

Se vuoi ricevere un avviso a ogni nuova uscita del bollettino clicca qui.

sunbul3d.gif (118 byte)sunbul3d.gif (118 byte)sunbul3d.gif (118 byte)

Redazione:
Mariadonata Costantini  Elisabetta Jafrancesco  Leonardo Gandi
Massimo Maggini
Fiorenza Quercioli
Camilla Salvi
Annarita Zacchi

Webmaster: Leonardo Gandi

QUADRIMESTRALE A CURA DI

N. 7
settembre-dicembre 2003
numeri precedenti

Insegnanti Italiano Lingua Seconda Associati


blank.gif (43 byte)
blank.gif (43 byte)

Valutare la competenza linguistico-comunicativa in italiano L2: il Glotto-Kit per bambini e adolescenti stranieri
Eleonora Fragai

1. Introduzione
Il cambiamento qualitativo dei flussi migratori ha ormai da tempo catalizzato il dibattito culturale sulle tematiche connesse all’ingresso degli allievi stranieri nel sistema scolastico italiano e alla specificità del contesto formativo in situazione di contatto tra culture. Ricerche teoriche via via più sedimentate, iniziative sperimentali più capillari, materiali didattici più diversificati rispetto al passato segnalano una crescente disponibilità di risorse, che da sola è indice neutrale della popolarità dell’argomento.

Tra le tematiche relative all’inserimento scolastico dei figli di immigrati prioritarie, soprattutto nella fase di prima accoglienza, sono quelle collegate all’apprendimento dell’italiano L2 e alla definizione di percorsi curricolari adeguati alle complesse dinamiche sociolinguistiche che caratterizzano il processo di acquisizione linguistica da parte dei giovani stranieri. Presupposto ragionevole e, insieme, condizione indispensabile per programmare un’azione formativa efficace e calibrata sull’effettiva conoscenza delle capacità linguistiche, possedute dall’allievo non italofono al momento del suo ingresso in classe, risulta essere, allora, la valutazione preliminare della competenza linguistico-comunicativa in rapporto all’ambiente socioculturale di provenienza, spesso indice della forte marginalità economica e sociale collegata all’esperienza della migrazione.

A questo proposito è opportuno ricordare lo strumento glottodidattico conosciuto con il nome di Glotto-Kit (1), uno dei primi strumenti per la programmazione degli interventi di educazione linguistica, progettato alla fine degli anni Settanta da un gruppo di ricercatori e di insegnanti diretti da De Mauro e destinato ad allievi italofoni di vari ordini di scuole; grazie a una delle sue caratteristiche principali, la flessibilità, il Glotto-Kit si è offerto nel suo formato standard come modello interpretativo applicabile a contesti didattici diversi.

Nell’ambito specifico dell’insegnamento dell’italiano L2 a bambini e adolescenti stranieri è stato così ideato il Glotto-kit per Bambini Stranieri (d’ora in poi GKBS) nelle versioni di Villarini (2) e Fragai (3). Il GKBS riprende e sviluppa autonomamente l’impostazione metodologica del Glotto-Kit, consentendo di definire in maniera economica il profilo linguistico e socioculturale complessivo dell’apprendente straniero, tramite un insieme di procedure di rilevazione economiche basate sulla correlazione di tipo probabilistico tra i dati linguistici ed extralinguistici.

Obiettivo di questo contributo è la presentazione del GKBS nella versione elaborata da Fragai e tarata su un’esperienza didattica concreta, finalizzata all’insegnamento dell’italiano L2 a giovani stranieri, inseriti in scuole di Cortona e distinti per età, classe di inserimento scolastico, lingua d’origine e tempo di permanenza in Italia.

2. La struttura del GKBS
Rispetto alle precedenti versioni, quella standard del Glotto-Kit e quella del GKBS di Villarini, lo schema di impostazione del GKBS ne ripete la struttura modulare e l’impianto metodologico generale, ma è stato personalizzato sulla base delle esigenze emerse nello specifico contesto di ricerca, per costruire un intervento "su misura" e per ottimizzare al massimo la capacità di applicazione dello strumento di rilevazione. Le differenze più significative del GKBS sono rappresentate da alcune varianti nella scelta degli indicatori dei tratti socioculturali e linguistici, introdotti ex novo o selezionati perché ritenuti più pertinenti e significativi per l’elaborazione dei profili complessivi degli apprendenti in relazione al particolare contesto di insegnamento/apprendimento.

A scopo orientativo e per illustrare lo schema generale seguito nella raccolta dei materiali, riteniamo utile la presentazione sistematica della tipologia di rilevazioni effettuate, strutturate in due sezioni principali e articolate nelle relative sottoclassi; la prima delle due sezioni è relativa all’indagine socioculturale, la seconda all’indagine più propriamente linguistica.[visualizza lo schema]

3. La rilevazione del profilo socioculturale
Il filo conduttore attraverso il quale sono stati controllati i fattori extralinguistici si fonda principalmente sulla "qualità" dell’inserimento socioculturale delle famiglie, valutabile in base al diverso grado di orientamento nella rete sociale che caratterizza il contatto dei figli di immigrati e dei loro genitori con i nativi.

Gli indicatori selezionati per la formalizzazione del profilo socioculturale sono: 1. titolo di studio dei genitori: nessuno/elementari/medie/superiori/laurea;2. attività lavorativa dei genitori: nessuno dei due genitori lavora/lavora solo un genitore/lavorano entrambi; 3. abitano: con altri immigrati (stranieri o connazionali)/presso famiglie italiane/soli;4. abitano: isolati o vicino a connazionali/vicino a stranieri/vicino a italiani/con italiani;5. rapporto numerico tra stanze della casa/numero di persone che vi abitano;6. possesso di telefono e tv: nessuno/uno solo/entrambi;7. possesso di automobile: sì/no;8. i genitori usano l'italiano con il figlio: spesso/qualche volta/mai;9. i genitori aiutano il figlio a studiare l'italiano: sì/no;10. lingue straniere conosciute dall'allievo: nessuna/una/più di una;11. l'allievo usa l'italiano per comunicare con i genitori o i fratelli: sì/no;12. i genitori partecipano ai momenti di incontro con la scuola: spesso/qualche volta/mai;13. l'allievo in classe si trova: bene/abbast. bene/non molto bene;14. l'allievo partecipa alle attività della classe: sempre/qualche volta/mai;15. i compagni aiutano l'allievo a imparare l'italiano: sempre/qualche volta/mai;16. l'allievo frequenta amici italiani al di fuori della scuola: sì/no.

Rispetto alla versione del GKBS di Villarini, gli indicatori della condizione socioculturale introdotti ex novo sono i seguenti:
- abitano con altri immigrati (stranieri o connazionali)/ con italiani/soli; rapporto tra numero di stanze della casa e numero di persone che vi abitano: tali fattori sono collegati al livello più strettamente economico della famiglia immigrata; l’abitare con altri immigrati, con italiani o soli è stato assunto come indice di progressiva autonomia e autosufficienza economica, così come il valore numerico più alto dato dal rapporto tra numero di stanze della casa e numero di persone che vi abitano;
- possesso di telefono e televisione; possesso di automobile: l’accessibilità a mezzi di comunicazione e di trasporto privati, come il telefono e l’automobile, può essere considerata come una discriminante significativa nei meccanismi di attivazione e di mantenimento della rete di relazioni comunicative e sociali intrattenute con i nativi;
- i genitori aiutano i figli a studiare l’italiano: sì/no; i genitori partecipano ai momenti di incontro con la scuola: spesso/qualche volta/mai; l’allievo in classe si trova: bene/abbastanza bene/non molto bene; l’allievo partecipa alle attività della classe: sempre/qualche volta/mai; i compagni di classe aiutano l’allievo a imparare l’italiano: sempre/qualche volta/mai: consentono di verificare il livello socioculturale della famiglia immigrata sia attraverso la valutazione dell’atteggiamento integrativo dei genitori verso la società ospite e in particolare verso l’istituzione scolastica, sia controllando le dinamiche comunicative degli allievi in classe, come indicatrici del grado di integrazione nel contesto di socializzazione scolastico.

I parametri ritenuti più esemplificativi della stratificazione socioculturale degli allievi sono stati poi quantificati e sistematizzati secondo valori numerici attribuiti in base a una scala di parametrizzazione che assegna alle variabili extralinguistiche di tipo socializzatorio pesi più alti (titolo di studio dei genitori, uso dell’italiano nel contesto familiare, partecipazione dei genitori ai momenti di incontro con la scuola, integrazione sociale degli allievi in classe e nell’ambiente extrascolastico), che decrescono per le variabili indicanti le componenti più strettamente socioeconomiche del livello socioculturale. [continua]

(1) Per una definizione completa delle caratteristiche del Glotto-kit, si veda Gensini, Vedovelli: 1983. torna al testo
(2) Il GKBS di Villarini, ideato all’interno di un progetto di sperimentazione interculturale rivolto ad allievi stranieri della stessa madrelingua, è stato mirato a dimostrare il rapporto di interdipendenza tra competenza linguistica nella L1 e sviluppo del processo di apprendimento nella L2. Oltre alla valutazione della condizione socioculturale e linguistica, lo strumento include anche alcune prove che prevedono la valutazione di abilità logico-matematiche e visuo-motorie. Sullo strumento, si vedano Villarini: 1996 e Vedovelli: 2002: 205-209. torna al testo
(3) Sullo strumento si vedano Fragai: 2001 e Vedovelli: 2002: 209-211. torna al testo

 

© Didattica & Classe Plurilingue 2002-03

Bollettino realizzato con il contributo del Quartiere 5 del Comune di Firenze