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Una lettrice che lavora
sulla teoria delle Intelligenze Multiple di Gardner e le sue possibili implicazioni
nell "insegnamento della L2 nella scuola materna e elementare" ci dice di
essere "un po in crisi" perché, dopo aver capito la teoria, "non so
bene come continuare". Perciò chiede aiuto, o se non altro qualche consiglio. Che
cosa vuol dire la lettrice quando dice "ho capito la teoria, e ora non so bene come
continuare"? Si può immaginare che il suo bisogno di un "dopo", urgente ma
difficile, nasca più o meno in questo modo: ho letto dei libri interessanti, cioè che mi
toccano, mi fanno pensare, mi cambiano in quanto insegnante (di lingua), ma non so
dire bene come: cioè non so dire bene come sarò, cosa farò e come guarderò i miei
studenti (i miei bambini) domani in classe. Credo di essere d'accordo con la teoria,
ma poi
Prima di provare a dare noi qualche consiglio e a fare qualche ragionamento, ci piacerebbe
estendere la "richiesta di aiuto" alle altre lettrici e lettori di questo
bollettino. Fatevi avanti con le vostre idee ...
Mettere tutti
gli studenti al lavoro in una classe plurilingue è notoriamente uno degli scogli più
difficili. Fiorenza Quercioli, in uno degli articoli, illustra la metodologia del "project work" (didattica per progetti) e
i vantaggi che offre per aggirare questo scoglio. Camilla Salvi
parla della realizzazione e delle caratteristiche (e della uscita imminente) di un
ipertesto, su cd, che ha il duplice obiettivo di favorire lo sviluppo delle abilità
linguistiche degli alunni stranieri e il confronto interculturale nella classe
"mista". Massimo
Maggini si sofferma sulle funzioni di un centro multimediale per l'autoapprendimento
linguistico, descrivendo quello attivo presso il Laboratorio Linguistico di Villa
Pozzolini (a Firenze). Il suo testo è anche un invito agli insegnanti (almeno quelli del
territorio fiorentino) a conoscere direttamente il centro e a utilizzarne le risorse.
Il confronto con il manuale di storia è il filo
conduttore delle attività didattiche proposte in questo numero. Alcune attività sono per la
comprensione dei testi, in particolare per una progressiva familiarizzazione con i
linguaggi specialistici da parte degli alunni stranieri, altre per una riflessione
grammaticale successiva alla lettura.
I principali temi e problemi di una
pedagogia interculturale sono ripercorsi in un libro di Clara Silva che Fiorenza Quercioli
ci propone come una delle nostre prossime letture.
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